“L’empatia è la capacità di mettersi nei panni dell’altro, percependo, in questo modo, stati d’animo e pensieri. Consiste nel riconoscere le emozioni degli altri come se fossero le proprie, calandosi nella realtà altrui per comprenderne punti di vista, sentimenti, emozioni”.
Affinare e coltivare la propria empatia e di conseguenza sviluppare la propria intelligenza emotiva è ciò che servirebbe per vivere in un modo migliore, a prescindere dalla recitazione. Posto che questa è l’ultima delle cose che probabilmente l’umanità imparerà a fare, in quanto composta per la maggior parte da esseri che si credono infallibili e immortali, ciò che ci resta è il sogno e la fantasia: dove avremmo la possibilità e soprattutto la libertà, di coltivare l’utopia di cui sopra.
Tutto questo non ha molto a che fare con un mondo migliore o peggiore ma più con la sua rappresentazione, con la sua messa in scena; rappresentare realtà ipotetiche nel migliore dei modi, recitando nel migliore dei mondi e, già che ci siamo, scoprire cosa saremmo potuti essere se non fossimo stati noi. Affascinante. Non tutti hanno questa libertà. A parte i bambini. O alcuni politici. O alcune mie ex. O alcuni vostri ex chi lo sa. Tornando a noi, come fare per essere credibili?
Risposta: Non ne ho idea. Va bene così? Io mi fido più di quello che disse Socrate, non proprio l’ultimo degli ingenui: “so di non sapere”, piuttosto di chi afferma di sapere tutto. A parte gli scherzi: non c’è un metodo migliore di un altro nella ricerca della verità. Anche perché ogni tre minuti qualcuno se ne inventa uno. E neanche infallibili, visto che siamo così diversi e sovra strutturati gli uni e gli altri che quello che funziona per alcuni potrebbe risultare fallimentare per altri. Durante tutto l’arco della mia esperienza, però, ho capito che quello che funzionava con me è molto semplice e il modo per metterlo in atto è anche decisamente interessante: mettersi in difficoltà. Solo questo. La difficoltà crea movimento di pensiero, sforzo intellettuale, una sorta di istinto di sopravvivenza emotiva, ricerca interiore, ascolto. Tutti ingredienti necessari per convincere e convincersi nella rappresentazione di una più che ottima bugia.